L’importanza dello stretching

Cos’è lo stretching?
L’importanza dello stretching per l’allenamento è spesso sottovalutata si tratta dell’esercizio di stiramento e rilassamento muscolare: lo stretching.
Fino a qualche anno fa lo stretching era solo un complemento dello sport.
Oggigiorno, se si vuole vivere all’insegna del wellness, lo stretching va visto come esercizio fisico autonomo ed in grado di potenziare e velocizzare il percorso che ti porta ai tuoi obiettivi fitness.
Questo tipo di attività fisica ha origini antichissime, risalenti a Bangkok, dove sono presenti vecchie statue di oltre 2000 anni che mostrano persone dedite ad esercizi di stretching.
Inizialmente era molto in voga lo stretching balistico che consisteva nel far oscillare in modo incontrollato gli arti o il busto. Da quando è stato dimostrato che questa metodologia era dannosa e controproducente, non viene più praticata.
A cosa serve lo stretching?
Praticare stretching con regolarità è utilissimo per lavorare sulla nostra coordinazione, migliorare forza e ampiezza dei nostri movimenti e anche per sfruttare al meglio le nostre energie, una serie di lati positivi importanti che a volte trascuriamo, anche se “stiracchiarsi” e allungarsi sono movimenti innati sia nell’uomo che negli animali.
A proposito di stretching c’è un nuovo trend che dagli Stati Uniti si sta diffondendo nel mondo, quello delle stretching boutique.
In palestra siamo spesso abituati a vedere persone che si allenano duramente per una o due ore, 5-6 giorni a settimana, con l’unico scopo di aumentare i sovraccarichi per arrivare alla tanto sospirata ipertrofia muscolare.
L’allungamento dei muscoli non è praticamente considerato da questi signori che pensano che lo stretching, oltre a non servire a nulla, sia anche una perdita di tempo.
Facciamo luce su questo argomento, delineando il perché l’allungamento muscolare deve entrare a pieno diritto nell’allenamento in palestra, e quali benefici può portare, sia dal punto di vista della flessibilità, sia dal punto di vista ipertrofico.
Lo stretching aiuta l'ipertrofia muscolare?
Se il tuo obiettivo in palestra è quello di aumentare, ad esempio, l’ipertrofia dei pettorali e utilizzi più sovraccarico possibile nell’intento di stimolarne la crescita, ma di base hai una retrazione del pettorale, non potrai utilizzare il completo range di movimento. Ricorda che per avere la massima contrazione occorre partire dal massimo allungamento ma, se ho una retrazione muscolare dovuta alla poca elasticità, ovviamente il mio R.O.M. (Range Of Motion) sarà limitato, come sarà limitato il mio sviluppo muscolare, poiché i filamenti di actina e miosina non potranno allungarsi e contrarsi in maniera completa e fisiologica.
Diventare più alti con lo stretching?
In Italia l’altezza media è di circa 175 cm per i maschi e di 163 cm per le femmine. Sentirsi bassi è un disagio molto diffuso, ma è possibile diventare più alti con lo stretching?
Anche no. Ma spieghiamo meglio!
L’altezza è influenzata da diversi fattori come genetica, il tipo di alimentazione in fase di crescita e fattori ormonali. E’ fondamentale chiarire l’altezza non può aumentare una volta completato lo sviluppo fisico. Lo stretching può aiutare a migliorare la postura e dare la sensazione di guadagnare qualche centimetro in più ma non può far nulla per far crescere il corpo di un adulto. Fare stretching aiuta a migliorare la postura, questo perché tramite gli esercizi si prende consapevolezza del proprio corpo, migliora di conseguenza la propriocezione, e si tende ad assumere una postura corretta (solitamente, nel caso di postura scorretta si ricorre allo stretching posturale, che ha come obiettivo quello di migliorare la postura).
Come fare stretching?
Dipende!
Che sport pratichi? Qual è il tuo obiettivo?
Sicuramente non bisogna sforzarsi in maniera eccessiva, è importante che l’allungamento non superi la soglia del dolore. È bene eseguire gli esercizi su una superficie non troppo fredda, per questo si consiglia l’uso di un tappetino. Inoltre è necessario eseguire gli esercizi con un abbigliamento comodo, per non costringere i muscoli a fare movimenti scorretti. Infine, un altro accorgimento riguarda l’ambiente nel quale si eseguono gli esercizi, questo deve essere silenzioso in modo tale da far rilassare sia i muscoli sia la mente, direttamente collegati durante l’esercizio fisico, influnzandone il risultato finale!
Quando fare stretching?
Comunemente, si pensa che lo stretching vada eseguito al termine di una sessione sportiva per evitare i futuri dolori muscolari che solitamente ci accompagnano il giorno seguente. Questo è certamente vero, ma non bisogna dimenticare che sarebbe opportuno dedicare una piccola sessione di stretching (inteso più propriamente come mobilità articolare) anche prima dell’inizio dell’allenamento.
Conclusione
Diventa indispensabile, quando vuoi raggiungere il massimo dei risultati, avere un corpo elastico e flessibile, che possa permetterti di eseguire qualunque esercizio sfruttando il massimo range di movimento concesso dall’esercizio stesso, senza rischiare problemi articolari.
Anche se erroneamente si pensa che fare stretching sia un’attività secondaria, in realtà è facile comprendere l’importanza che assume l’allungamento muscolare nella sequenza di esercizi. È infatti utile sia a livello di prevenzione contro gli infortuni sia per il benessere psicofisico.